Il ferro da stiro è uno degli elettrodomestici più utilizzati e ricercati nell’ambiente domestico. Il suo utilizzo è imprescindibile se si vuole avere sempre un bucato pulito ed ordinato, soprattutto quello da indossare. Alcuni indumenti poi, come le camice e i vestiti non possono proprio fare a meno del ferro per essere sempre al top. In commercio esistono tantissime varietà di ferri da stiro e scegliere può non essere semplice. Per questo abbiamo creato questa sezione; per darvi modo di orientarvi al meglio ed in questo caso approfondire un particolare che da sempre è nemico del buon funzionamento del ferro da stiro: stiamo parlando del calcare. Vediamo come affrontarlo.
Calcare: che tipo di nemico rappresenta?
Essendo il ferro da stiro dotato di apparecchiature piccole e delicate che lo tengono in funzione, come ad esempio le elettrovalvole, è essenziale mantenere queste sempre pulite e sgombre di calcare. Il ferro da stiro con caldaia esterna è uno di quegli apparecchi che per funzionare nel migliore dei modi necessita cura, manutenzione frequente e buone abitudini di utilizzo, oltre che di pulizia. In questo contesto, ciò che risulta veramente difficile da affrontare è il calcare. Questo è infatti il nemico principale dei ferri da stiro, sia per quanto concerne la caldaia che per quanto riguarda il ferro vero e proprio e quindi la piastra. Il calcare può esporre il ferro a rischi, ostruzione e rottura, oltre a rovinare in maniera permanente i tessuti.
Prima di utilizzare il ferro è bene dare un’occhiata al libretto di istruzioni e alla voce pulizia e manutenzione imparare bene come utilizzare il ferro. Oltre a questa metodologia indicata dalla casa madre, potete poi fare riferimento a dei rimedi intramontabili, classici che prevengono la formazione e l’accumulo di calcare, sia nei forellini sotto la piastra che all’interno della caldaia stessa.
Manutenzione del ferro da stiro
Sebbene stirare non sia un’attività piacevole, può diventare ancora più ostica e difficile se oltre al calore e alla fatica si aggiunge un fastidioso nemico come il calcare. Stirare richiede impegno, energia fisica e pratica, ma se abbiamo a che fare con un buon ferro da stiro sicuramente queste ci risulteranno più semplici da ottenere. Un’adeguata manutenzione di tanto in tanto previene danni irreversibili sia per il ferro stesso che per i tessuti. Pulire e mantenere pulite le varie componenti del ferro ci permette di avere un elettrodomestico più longevo, meno esposto al rischio di guasti e quindi meno esposti noi al rischio di investire denaro per farlo aggiustare. Inoltre ci fa avere una piastra che scorre liscia e fluida sui tessuti, svolgendo impeccabilmente la propria funzione.
Una piastra priva di sedimenti calcarei inoltre riesce a diffondere al meglio il calore e ad imprimerlo in maniera omogenea sui tessuti.
Come effettuare la manutenzione in linea generale
Naturalmente se abbiamo a che fare con un ferro da stiro di ottima qualità non mancheranno incluse nell’apparecchio le funzioni di autopulizia. Tuttavia queste non bastano da sole ma dobbiamo evitare di esagerare ed evitare che le nostre operazioni di manutenzione e pulizia interferiscano con quelle auto pulenti del ferro. Per sapere quante volte è doveroso svolgere le operazioni di pulizia, dobbiamo cercare di analizzare la quantità di volte che siamo soliti utilizzare il ferro: maggiori saranno le volte che utilizziamo il ferro in un mese, maggiori saranno le sessioni di manutenzione. Un ferro utilizzato una due volte a settimana dovrebbe essere pulito almeno una volta al mese.
Nei ferri da stiro di fascia medio bassa naturalmente sarà difficile riscontrare un sistema auto pulente ed una funzione anti calcare, specialmente nei ferri con serbatoio incorporato. Per questo, in questi modelli è conveniente essere più cauti. In che modo? prima di tutto è bene utilizzare un’acqua distillata e demineralizzata per effettuare la pulizia. Se invece avete acquistato ferri da stiro di fascia medio alta, confrontatevi con il libretto di istruzioni e sappiate che comunque un sistema anti calcare ci sarà sempre. L’importante è non affidarsi completamente a questo e prestare le dovute attenzioni. Se l’acqua di casa è particolarmente dura e calcarea, fareste bene ad evitare l’utilizzo di questa nella caldaia poiché a lungo andare il sistema auto pulente potrebbe non essere per niente sufficiente.
Pulire il ferro da stiro dal calcare
Per prima cosa si inizia a ferro spento. Si parte dalla struttura esterna detergendola con un panno umido. Si può utilizzare l’acqua e l’aceto di vino bianco oppure il bicarbonato di sodio e il limone. Il calcare è carbonato di calcio e si deposita quando l’acqua viene portata ad alte temperature, proprio come accade all’interno della caldaia. Se l’acqua è molto mineralizzata, il calcare si incrosta e forma dei depositi molto duri da rimuovere che bloccano il funzionamento del ferro in genere.
Una delle sintomatologie della presenza di calcare è il gocciolamento e la mancanza di fuoriuscita del vapore dai forellini presenti sotto la piastra. Può succedere nei casi più gravi che l’elettrovalvola all’interno della caldaia smetti di funzionare e che non riesca più a scaldare l’acqua.
Manualmente possiamo utilizzare prodotti naturali come l‘aceto e farlo comunque prima ancora di arrivare al danno per rimuovere anche piccolissimi sedimenti evitandone l’accumulo, oppure usare dei prodotti appositamente formulati per la pulizia del ferro, si tratta proprio di prodotti anti calcare. Noi comunque vi consigliamo di utilizzare una miscela fatta in casa che funziona benissimo se rispettata nella sua “ricetta” e procedura.
La soluzione creata dovrà essere quindi composta ed utilizzata cosi:
Acqua e aceto di vino bianco mescolati in parti uguali fra loro. Una volta creata questa, la si può introdurre all’interno del serbatoio fino a riempirlo completamente. Lasciarlo agire per più tempo possibile, anche una notte intera se la situazione è particolarmente difficile, oppure un’ora minimo. Potete scegliere di pulire anche la piastra, chiudendo il serbatoio e mettendo il cavo in funzione. Dopo di che, aspettare che la temperatura salga e scaricare il vapore acqueo mischiato all’aceto per eliminare tutte le incrostazioni accumulatesi all’interno dei forellini.
Una volta che avete terminato l’operazione, spegnete il ferro e quando si è raffreddato, svuotate il serbatoio.
Manutenzione della piastra
Sotto la piastra possono comparire macchie di calcare e di bruciato. Generalmente si consiglia di pulire questa con un panno umido oppure con il lato morbido della spugnetta per i piatti. In realtà questo metodo va bene ma deve essere imbevuta la spugnetta o il panno, di una soluzione anticalcare come acqua e aceto oppure acqua limone e bicarbonato. Dopo aver utilizzato la procedura dell’eliminazione calcarea dai forellini attraverso l’espulsione del calcare, si può mettere la piastra appoggiata ad un panno imbevuto della soluzione precedentemente descritta a riposare per un paio d’ore, per poi strofinare con lo stesso panno sulla piastra.