Il ferro da stiro è l’amico numero 1 delle donne! In casa non può certamente mancare il ferro da stiro, che sia con caldaia esterna o incorporata, questo elettrodomestico è essenziale per poterci garantire indumenti perfetti addosso. Naturalmente non tutti i ferri sono uguali fra loro ed alcuni rispondono ad alcune esigenze specifiche, mentre altri invece sono meno indicati per una situazione tipo. Per questo è importante conoscere il ferro e le sue componenti principali, capendone di ognuna le funzioni principali. Solo così potremmo orientarci correttamente e fare scelte consapevoli.
Ci sono alcuni elementi, o per meglio dire componenti strutturali di un ferro che sono costanti, ossia sono presenti in ogni ferro da stiro. Taluni altri elementi sono invece opzionali e sono legati a particolari funzioni che non sono obbligatoriamente presenti in tutti i ferri da stiro.
Le componenti sempre presenti sono essenzialmente:
- Serbatoio d’acqua o caldaia
- Camera di vaporizzazione
- Piastra e fori dai quali fuoriesce il vapore
- Impugnatura
- Cavo elettrico
Gli altri elementi che invece risultano non essenziali ma spesso presenti sono
- La manopola, la ghiera e i tasti per regolare temperatura ed erogazione vapore
- Tasto che spruzza acqua
- Sistema anticalcare automatico
- Funzione anti goccia
- Selettore per programmi vari
- Sistema di autospegnimento
- Supporto per appoggiare il ferro
Naturalmente gli elementi più importanti in assoluto sono la caldaia e la piastra.
La caldaia
La caldaia detta anche serbatoio può essere estraibile oppure inamovibile nei ferri con serbatoio incluso. Come è facile intuire, nei ferri con serbatoio estraibile, è sufficiente estrarre il serbatoio per riempirlo, mentre nell’altro tipo l’operazione di riempimento dell’acqua deve avvenire a ferro spento e tramite l’apposito misurino dato in dotazione. Ci sono poi i ferri a caldaia separata che sono comunque strutturati nella stessa maniera ma hanno un corpo macchina in più che è il serbatoio, la caldaia e quindi un raccoglitore di gran lunga più capiente che consentono di conseguenza di stirare più a lungo e senza interruzione. In genere un serbatoio del genere riesce a dare un’autonomia di stiratura di circa due o tre ore a seconda della capienza e in taluni casi, permettono di riempire ancora la caldaia quando l’acqua finisce anche se il ferro non è completamente freddo senza correre rischi di alcun genere.
I ferri da stiro con caldaia sono più potenti in termini di watt e danno un livello di prestazione superiore. Gli unici svantaggi riguardano una struttura enormemente più ingombrante. Nel caso non si dovesse disporre di un apposito spazio dove porre il ferro di questo tipo è opportuno optare per un ferro con struttura compatta e con serbatoio incluso.
La piastra
La piastra del ferro da stiro è quella componente imputata alla funzione principale di stiraggio. La piastra può essere in acciaio inox, in teflon, in ceramica, in alluminio. Ognuno di questi materiali riporta pregi e difetti ed ha comunque una prerogativa che rende la piastra adatta alla stiratura di determinati abiti ed indumenti. In genere l’acciaio inox è il materiale migliore poiché assicura una diffusione del calore più omogenea. In ogni caso la piastra, qualunque sia il materiale di cui è fatta deve assicurare anti aderenza, scorrevolezza e deve essere resistente ad urti e graffi. Per quest’ultima prerogativa non possiamo dire bene della ceramica che è un materiale molto molto delicato e fragile da questo punto di vista ma dalla sua ha il pregio di essere molto preciso sui tessuti impegnativi da stirare.
Oltre alla piastra ci sono altre componenti che fanno riferimento sempre alla piastra e sono i forellini da cui fuoriesce il vapore. Questi hanno una mappatura differente e variabile a seconda del modello di ferro da stiro e dalla funzione che è chiamato a svolgere. I fori concentrati sulla punta sono maggiormente coinvolti nella stiratura di indumenti difficili e che presentano polsetti, bottoni e tasche difficili da raggiungere con una piastra squadrata; mentre i fori concentrati sulla parte retrostante della piastra servono a dare ottimi risultati su lenzuola e tende che sono omogenee e non presentano particolari problematiche. Anche la forma dei fori cambia a seconda che si trovino sulla punta oppure sulla parte retrostante. I fori sulla punta in genere sono più stretti per garantire una pressione maggiore mentre quelli sull’altra parte del ferro sono più ampi.
Camera di vaporizzazione e sistema di funzionamento
Indipendentemente da quale sia il ferro che scegliamo, la struttura di un ferro è sempre più o meno la stessa così come anche il meccanismo di azione. Il ferro utilizza la corrente elettrica per trasformare in vapore l’acqua che raccoglie il serbatoio. La corrente attiva le resistenze e le valvole presenti nella caldaia, le quali per altro devono essere protette dal calcare. Il serbatoio che contiene le valvole e le resistenze elettriche che collegano caldaia e piastra sono il sistema da cui parte tutto. Il serbatoio con l’insieme delle resistenze è detto camera di vaporizzazione.
L’erogazione del vapore viene regolata da tasti o ghiere e viene attivata manualmente oppure automaticamente. Alcune piastre utilizzano l’erogazione automatica che funziona quando si avvicina la piastra al tessuto, altre invece consentono di decidere modalità di erogazione e tempi.
Un buon ferro da stiro in genere eroga una quantità di vapore pari a 30 grammi al minuto, ma occorre fare attenzione alla possibilità di ostruire i forellini e non solo le valvole con il calcare. Di fatti spesso è consigliato attivare una manutenzione e pulizia così come scegliere un ferro che abbia un sistema automatico anticalcare che pulisce i fori è essenziale.
Ricapitolando…
Infine sintetizziamo velocemente quali sono i criteri d’acquisto e gli aspetti da considerare al momento della scelta. Prima di tutto la potenza del ferro poiché sarà questa a decretare le prestazioni. In secondo luogo la qualità dei materiali e quindi della piastra e della caldaia. In terzo luogo la capienza del serbatoio.
Bisogna in secondo piano valutare la presenza di sistemi di funzionamento volti a dare una praticità aggiuntiva che si esplica nella quantità giusta di forellini sotto la piastra, la forma della piastra e controllare che sia idonea alle nostre esigenze; il manico del ferro e la verifica che questo sia antiscivolo e pratico per noi. Il peso del ferro da stiro e l’ingombro valutato in base alla disposizione che abbiamo in casa.